Riccardo Sinigaglia – Dimensions

Riccardo Sinigaglia — Dimensions
(Alma De Nieto DNN 004 C, 1993/2016, CD) At hand are five compositions in a category somewhere between interesting and magical, originally recorded around 1993, remastered ten years after that, with a couple of the pieces (a purely electronic version of “Evon” and “Quert”) finding a home on a 1992 Auditorium soundtrack disc and a 2002 Margen label sampler respectively, and then finally released together on CD in 2007 on Hi Sound Records, and now reissued again on ADN in 2016. Sinigaglia is primarily known as an electronic musician, although Dimensions is hardly your typical EM set, largely due to all of the pieces being arranged for orchestral instrumentation accompaniment and vocals as well. Joining Sinigaglia are long-time collaborators Maurizio Dehò (violin), Mario Arcari (oboe, soprano sax), soprano vocalist Rossana Maggia, and Emilio Galante (flute and bass flute). They don’t all play on every piece, but they do provide the orchestral link that frees the music from being purely electronic entities and also showcases Sinigaglia’s arrangement skills. In addition, samples from several additional musicians are mixed in on percussion, bells, tabla, trombone, viola da gamba, and additional voices. While much of what’s here appears to be strictly composed, there are numerous points where things seem to break out into an improvisational mode, an element that makes this all even more interesting. Of special note is the 26-minute closer “Opal,” comprised of four movements, each section detailed in the album’s liner notes. All taken, these five pieces offer a magical mix of ingredients and influences that cover a wide palette of ideas that succesfully fuse the orchestral and electronic.
Peter Thelen – Exposè, Published 2017-02-19

 

 

Riccardo Sinigaglia – Dimensions  2016 – ADN, ReR [Uscita: 14/05/2016]
#consigliatodadistorsioni

Riccardo Sinigaglia è un riferimento basilare nel panorama della musica sperimentale. Basta semplicemente accennare ad alcuni progetti rimasti emblematici nel segnare evoluzione e tappe salienti della nostra storia musicale contemporanea: Correnti Magnetiche, Futuro Antico, The Doubling Riders. Un precursore prezioso di musica concreta e di scultura elettro sonora applicata all’arte visiva e multimediale, al ripristino di una interessante commistione tra arcaico e moderno, tra strumentazione e approccio della scuola classica e sinfonica e ricorso alla tecnologia moderna. Continuando il sodalizio con l’etichetta milanese ADN (in questo caso Alma De Nieto e ReR Italia) e avvalendosi di alcuni dei collaboratori protagonisti delle registrazioni di Correnti Magnetiche (Maurizio Dehò, Mario Arcari, la soprano Rossana Maggia e il flautista Emilio Galante) “Dimensions” compie un ripescaggio ideale di alcuni pezzi che vanno dal 1989 al 1992 rimasterizzati da Sinigaglia nel 2003.

Sono cinque suite in cui si intersecano e si intrecciano magnificamente la libera improvvisazione e la scrittura musicale più delicata e minuziosa, influenze culturali che sanno di esotico, roots e tradizione jazz, avanguardia, minimalismo, elettronica e strumentazione classica (violino, oboe, sax, viola, percussioni, flauto e tromba) senza tenere fuori le sfumature modulari e il pathos emotivo della voce umana che nella interpretazione sublime della soprano Rossana Maggia diventa per eccellenza estensione, progressione interiore, riflesso spirituale. Quert ha delle impalpabili venature elettroniche e una struttura strumentale scarna, scandita da tremuli e vorticosi assoli di fiati che si innalzano maestosi e cristallini. I lenti e sinuosi grovigli degli strumenti acustici lasciano permeare un’atmosfera sacrale e solenne in Oratcon i cripticismi atonali della voce e l’incedere sempre più pregnante di un pattern sonoro che si stratifica e si dissolve secondo parametri timbrici calibratissimi.

Decisamente un gioco di progressioni e variazioni di intervalli. Evon è una composizione che propone un’immersione profondamente tensiva, psicologica, onirica che si snoda con traiettorie disarticolate tanto evocative e placide che ossessive e conturbanti. Celesta segue un andamento aleatorio tra siderali folate sintetiche e palpiti percussivi che nella seconda parte si fanno più irregolari, il pezzo era presente senza la voce in “Garama” dei Doubling Riders (Triboli Gao) e in un videotape di Correnti Magnetiche dal titolo Countdown. Opal con le tonalità sommesse e rallentate lascia spazio alle prodezze pirotecniche del flauto di Emilio Galante e ai tocchi cristallini delle percussioni metalliche. Nella seconda parte le interazioni poliritmiche sono più complesse e trascinano in un climax di suggestioni sensoriali dai sentori ambientali e primitivi che si legano a interrogativi sulle origini e sulla mistagogia dell’esistere.

Voto: 8/10

Romina Baldoni – Distorsioni

 

 

 

RICCARDO SINIGAGLIA – Dimensions ADN – ReR Italia

…Una sorta di cautela è modalità più che giusta da usare quando si segnalano lavori di una qualche rilevanza. Una cautela dovuta non certo al timore dell’errore ma all’indiscutibile peso che alcuni musicisti hanno avuto ed hanno in seno alla ricerca di nuove vie espressive. Nel caso di Riccardo Sinigaglia sarebbe d’obbligo partire dall’inizio, citare un percorso nato negli anni ’70 attraverso scorrevoli fluttuazioni, riflessi di un futuro antico rivisto attraverso correnti magnetiche immerse nella calma di manifestazioni ambient mai prevedibili…
Mirco Salvadori – Rockerilla N°431/432 – Luglio/Agosto 2016

 

Recentemente abbiamo riscoperto con molto piacere la musica di Riccardo Sinigaglia con la pubblicazione di una performance live in studio del suo ensemble Correnti Magnetiche, una registrazione del 1989 che metteva in risalto una musica di improvvisazione sperimentale viva e vibrante, intrisa di riferimenti primordiali. Con questa nuova uscita, “Dimensions”, ritroviamo Sinigaglia in un contesto forse più meditativo ed elettronico con una raccolta di cinque composizioni registrate tra il 1989 ed il 1992 e rimasterizzate nel 2003; ritroviamo qui alcuni compagni delle Correnti Magnetiche come il violinista Maurizio Dehò, lo ricordiamo insieme al Gruppo Folk Internazionale e Moni Ovadia, la cantante soprano Rossana Maggia, l’oboista e sassofonista Mario Arcari, in particolare molti di noi lo hanno apprezzato per la sua partecipazione nel primo disco solista di Mauro Pagani, ed il flautista Emilio Galante.

Le dimensioni della musica di Sinigaglia si individuano in diverse realtà culturali e stilistiche che variano dalla musica classica contemporanea alla tradizione della musica mediorientale fino alle più moderne istanze elettroniche, relativamente al periodo in cui sono state effettuate le registrazioni. L’ispirazione panica, spirituale ed esoterica della musica di Sinigaglia si evidenzia nel clima esotico e mistico, lievemente criptico nei momenti più atonali ed avanguardistici però mai del tutto ostico all’ascolto. Trovo ben riuscita l’integrazione tra gli strumenti acustici e le tessiture elettroniche, realizzate con l’ausilio abbondante del sampling e di un “vecchio” Macintosh IISI. Nei passaggi più sereni, direi celestiali, ci possono essere similitudini con i tedeschi Between ed in parte nelle fasi più marcatamente di crossover etnico con la Third Ear Band ed Aktuala, però Sinigaglia mantiene il più delle volte la centralità delle composizioni verso la musica contemporanea, intesa nella sua concezione più ampia spaziando da riferimenti dodecafonici fino alle più recenti istanze minimaliste, senza escludere un gusto per l’improvvisazione tutto derivato dalle esperienze jazz. Il contenuto esoterico si evidenzia in una musicalità solenne che si frammenta nelle partiture più ipnotiche e rituali, come nei sample di canti dei monaci tibetani o nella trance vocale di Rossana Maggia.
Ovviamente siamo ben distanti dalla new-age da supermercato, l’approccio di Sinigaglia è rigoroso nella composizione e la sua musica va in profondità per toccare corde interiori che solitamente rimangono fin troppo addormentate… Lodevole infine il digipak, comprendente appunti e dettagli essenziali sulla stesura dei brani.

Giovanni CartaArlequins

 

ADN

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